domenica 25 gennaio 2009

Farmaci in gravidanza

Sono finalmente riuscita ad avere una visita con una dr.ssa dell'équipe della dr.ssa Todros, Ospedale S.Anna di Torino, che segue le gravidanze a rischio.

Ho esposto il mio caso, come si suol dire, chiedendole la loro esperienza in merito ai farmaci usabili in gravidanza, che non facciano male al bambino (né come malformazioni, né come ritadi ponderali, disturbi del comportamento, etc.)

La dr.ssa Scatà mi ha dato le seguenti informazioni:
- i farmaci che possono fare davvero male al bambino sono pochi, molto meno di quanti si creda (tra questi il Depakin, farmaco noto a chi soffre di D.B.). Certo, meglio non prendere farmaci, ma non è così intollerabile;
- sicuro sarebbe il Carbonato di Litio, ma io non posso prenderlo perché mi aveva dato problemi di insufficienza renale;
- tra i farmaci che prendo, il Lamictal non è molto gestibile, pare dia problemi di dosaggio, con conseguenti problemi per il bambino;
- lo Zyprexa, invece, sembra ben tollerato, a dosaggi bassi;
- meglio una madre compensata che ogni sera prende la sua cura, monitorata e seguita, che una madre che smette farmaci e si scompensa in gravidanza: in quel caso, con tanti ormoni e neurotrasmettitori completamente squilibrati, possono effettivamente esserci problemi di ritardo ponderale, di disturbi del comportamento, di sonno etc.

Per me è stata una visita molto confortante. Almeno so che, se davvero voglio dare realtà al mio sogno di diventare madre, la malattia non è un ostacolo. Questo vuol dire moltissimo...

Ovviamente andrà posta un'attenzione particolarissima al post partum: chi soffre di D.B: non può assolutamente non dormire la notte, o avere il sonno interrotto (è una delle cause delle crisi), quindi occorre una rete familiare o di badanti che si occupino del bambino di notte. Inoltre, evitare in gravidanza e nel post tutti i momenti e le occasioni di stress. E' come se fossimo delle preziose bambole di cristallo...e forse neppure tutto il male vien per nuocere! :-)

In fondo, siamo state portate a scegliere una vita meno stressante, più regolare, più in sintonia con i ritmi naturali. A eliminare la freneticità dalle nostre vite.
Certo, le cautele talvolta possono essere un po' noiose: non bere alcolici, non far tardi la notte, fare voli e viaggi intercontinentali monitorando assolutamente il sonno, evitare lo stress....ma, in fondo, vedo in questo anche una nuova forma di libertà: la libertà dagli imperativi moderni!