martedì 15 maggio 2012

Responsabilità

Alla fine è tutto un fatto di RESPONSABILITA', verso se stessi anzitutto e verso gli altri poi. Quest'ultima possiamo chiamarla anche etica (professionale o meno), ma se andiamo a scavare, è un altro modo di essere responsabili verso noi stessi.

Qual è la nostra responsabilità principale verso noi stessi? Prenderci cura di noi, potremmo dire AMARCI, nel migliore dei modi.
Il che include cercare le cure migliori e seguirle.

Nessuna malattia si è mai risolta facendo finta di non averla e non curandosi.
Nessun trauma se n'è mai andato senza essere affrontato, sciogliendosi come neve al sole.

Di questo dovremmo esserne consapevoli.

Conosco svariate persone con diagnosi di DB che scelgono di non curarsi, perché hanno l'impressione che i farmaci li facciano stare peggio. Ah, quanto sono viva e brillante quando sono ipomaniacale! Mica voglio sentirmi grigia!

Allora, è un passaggio normalissimo. Credo abituale, inesorabile. Siamo abituati a viaggiare al massimo dell'intensità, quando ci viene chiesto di rallentare ci sembra che il mondo perda i suoi colori, ci sembra che noi perdiamo le nostre caratteristiche più belle.
Ci passiamo tutti.

In realtà, se riflettessimo e considerassimo gli scompensi di vita, di lavoro, di relazioni, di conto corrente che una crisi ipomaniale, maniacale, psicotica comportano, correremmo a cercare un bravo psichiatra immediatamente.

Oh già! Quant'è bello fare sesso non protetto con svariate persone!
Quant'è bello non mantenere la parola data!
Quant'è bello prosciugare il proprio conto corrente e fare debiti!
Quant'è bello scrivere pagine e pagine convinti di essere i futuri premi nobel della letteratura e poi, rileggendole da sani, trovarle sconnesse!
Quant'è bello fare errori sul lavoro perché siamo in un'altra realtà.

Davvero bello!

Amici, questo non è SANO. Questo non è prendersi cura di sé ed essere responsabili della propria vita.

ESSERE RESPONSABILI della propria vita, tra le altre cose, significa:

  • cercare le cure più giuste
  • cercare il medico con cui ci sentiamo a nostro agio
  • intraprendere una psicoterapia per scoprire e risolvere i disagi ed i traumi che ci hanno portato qui
  • smettere di lavorare, se siamo in fase di scompenso, per non fare danni agli altri e quindi a noi stessi e alla nostra reputazione - meglio qualche giorno di mutua in più che la perdita di credibilità, meglio stare in ferie che tornare al lavoro scompensati
  • non smettere i farmaci di propria iniziativa
  • rinviare i progetti rinviabili
  • adottare strategie di vita protettive, come sani orari di sonno, sana alimentazione, vita a basso stress, non vedere film violenti, non leggere libri stressanti, non frequentare persone che siano per noi fonte di stress
  • stare lontani da quanto può significare una ulteriore evasione della realtà - ora abbiamo bisogno di vivere nel reale
  • fare sport per eliminare lo stress ma non troppo (rischia di essere un attivante della fase up)
Questa è la base. Poi, ognuno adatterà alla propria vita e alla propria realtà tutto questo, elaborando le proprie strategie...