lunedì 24 settembre 2012

James Hillman, Il Codice dell'anima

Scrivo oggi di questo libro, un must to read, uno di quei libri che leggi e  ti cambiano qualcosa dentro, anche se non sai bene cosa.

James Hillman, psicoanalista junghiano, filosofo, in questo libro parla della sua "teoria della ghianda": dentro di noi c'è un ghianda, un'immagine, la nostra vocazione a cui dar forma nella vita.

Nella piccola ghianda è già contenuta l'immagine della quercia che diventerà, ammesso e concesso che vada tutto bene: che non venga mangiata dai cinghiali, che il piccolo germoglio non sia cibo per i cervi, che non venga tagliato da qualche taglialegna, che ci sia la giusta quantità di acqua e sole...la ghianda diventerà quercia.

Nelle nostre vite, secondo Hillman, accade la stessa cosa: dentro di noi c'è una ghianda, la strada, la vocazione che ci permetterà di realizzare noi stessi e il nostro destino.

I guai iniziano se la ghianda non viene riconosciuta...se non sappiamo bene che tipo di seme abbiamo dentro di noi.

Ne abbiamo troppi?
Neppure uno?
Esiste ma è troppo profondo e la sua voce si perde?

A me capita di perderla, la voce della ghianda. Talvolta penso di saperlo, talvolta non lo so più.

Non sono mai stata benedetta dall'avere una sola vocazione. Tante voci...un tempo pensavo che tutte le voci del mondo mi risuonassero dentro.
Quanto era difficile sentirle! Quanto mi portavano lontano!

Poi qualcuno ti dice "è una malattia", e le voci diventano più sfocate, ma non smettono di risuonare.

Cerco di concentrarmi sulla voce della mia ghianda...  non è facile.

In giornate di pioggia, come questa prima giornata di autunno, starei volentieri sul divano, con una tisana e musica rilassante, lasciando che le voci della ghianda si facciano strada dentro di me.

Lasciando che una sottile malinconia, una sottile insofferenza verso i doveri quotidiani, si impadronisca di me, mi attraversi, e poi se ne vada. Conscia che accade a chi soffre di DB, e accade anche a chi non ne soffre, ai cosiddetti normali.

E' la vita ad essere ciclica, ad essere bipolare, un'onda che sale, e poi ridiscende.