martedì 26 marzo 2013

Scoramento...magma...brodo primordiale

L'ultimo post scritto riguardava la legge dell'ottava...penso di essere in una fase SI da allora...scoramento, confusione, magma indistinto...non so cosa voglio davvero fare e quale direzione prendere.
E allora sto ferma.

Ho attraversato varie fasi di questo tipo durante la psicoanalisi. Sono fasi strane: non ho un vortice di pensieri, non ho pensieri. Non parlo. So che il mio inconscio sta lavorando dentro di me ma per ora non riesco a sentire cosa vuole.

Colpa del DB? Non credo. Credo che capiti a tutti. 
Credo sia colpa dell'ascendente Gemelli: troppi interessi, troppi. E abbastanza energie per seguirne, se non tutti, davvero molti. Il DB ha giocato per anni di sponda: troppe energie per troppi mesi. Superwoman. Oggi solo woman, cribbio, che fatica.

Mio fratello, durante una di queste fasi, mi disse: oggi ci sono troppe sollecitazioni. Tu rischi di diventare un Jack of all trades but master of nothing.

Mio fratello parla poco ma quando parla colpisce a segno con poche parole. Tranchant. In grado di sotterrare. (Mio fratello è uno che, durante una orribile fase di depressione con ipersonnia, per farmi alzare dal letto metteva la canzone "Don Chisciotte" a tutto volume, dove Francesco Guccini dice "Solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora". Ed io, distrutta, a fatica, depressa oltre ogni ore dire, mi alzavo, perché mai e poi mai avrei accettato di essere cinica o codarda. Terapia d'urto, ma funzionava).

Io Jack of all trades? Nononono, per carità. But master of what? Questo non mi è per nulla chiaro.

In questa fase di stop, vivo la normale quotidianità, il minimo indispensabile. Non progetto, non scrivo, non creo. Non ho la forza di vedere troppa gente, perché mi verrebbe richiesta una grande attenzione (che normalmente dispenso a piene...orecchie ed empatia), e io non voglio, in questi giorni, stare attenta agli altri. Vorrei che gli altri fossero, per una volta, attenti a me. Ma la gente si abitua....

Quindi sto parecchio da sola. Leggo molto. Faccio yoga e cerco di meditare.

Aspetto, consapevole che la risposta può venire da me e solo da me (e sperando che, diversamente dal Quelo di Guzzanti, non sia quella sbagliata). 

Buona primavera a tutti....

martedì 12 marzo 2013

Legge dell'ottava: come si applica allo scoramento

Oggi stavo navigando in internet per saperne un po' di più della "Legge dell'ottava" (detta anche legge del sette), una legge cosmica che spiega come mai il numero 7 compaia in così tanti elementi della vita, e spiega come le cose, gli atti, gli avvenimenti, procedano secondo vibrazioni non uniformi, ma che, al loro interno, hanno due cadute di tensione.

Questo detto estremamente in breve e in modo talmente semplicistico... va beh, me ne vergognerò un'altra volta.

In un blog (http://ginevrapressenda.blogspot.com) ho trovato questa spiegazione dello scoramento, secondo la quale ogni azione, ogni progetto funziona in questo modo:

DO: progetto iniziale, atto di volontà, direzione del pensiero;
RE: si passa all'azione sull'onda dell'entusiasmo;
MI: ci si rende conto delle difficoltà incontrate sul cammino che non si erano considerate;
FA: ci si sforza di superare la crisi con il pensiero razionale;
SOL: si riprende l'azione con un ulteriore sforzo e con concentrazione maggiore;
SI: si entra in crisi, scoramento, non si riesce a capire cos'altro possiamo fare per raggiungere obiettivi che ci appaiono ancora lontani;
DO: si riparte con una nuova spinta motivazionale, oppure si punta a un nuovo obiettivo.

Mi è venuto spontaneo pensare a come applicarla alla guarigione/stabilizzazione del DB.
La cosa potrebbe essere:

DO: dopo la prima crisi, il ricovero, etc, progettiamo di curarci, prendere i farmaci e seguire le cure;
RE: iniziamo la cura con entusiasmo e voglia di star bene;
MI: iniziamo ad ingrassare e ad avere effetti collaterali, ci sentiamo grigi, spenti, abbiamo voglia di rivivere il nostro enorme mondo emotivo o di smettere i farmaci;
FA: smettiamo i farmaci o continuiamo a curarci per il bene nostro e di qualcun altro ma non sappiamo bene il perchè;
SOL: continuiamo a curarci ma non ci sentiamo ancora bene, ci sentiamo spenti; se abbiamo smesso i farmaci ci sforziamo in ogni modo di star bene e non capiamo perché nonostante tutti i nostri sforzi non abbiamo successo;
SI: altra crisi: perché è successo a noi? perché dobbiamo curarci? 
DO: ripartiamo con le cure, magari provando altri farmaci o iniziando una psicoterapia.

Accade, vero?

Il guaio è che questi punti, queste cadute tra MI e FA e SI e DO, come tutte le altre fasi, non durano pochi minuti; possono durare giorni, mesi....e per noi sono mesi di dolore intenso. Per noi più che per altri.

Quindi non è facile. A cosa serve conoscere questa legge? Forse a sapere che la vita, la direzione da A a B, non è una linea retta, dove tutto andrà sempre bene, in modo lineare, ma una linea ondulata, con cadute di tono. Inevitabili sofferenze, inevitabili crisi.

Sapendolo, riusciremo a gestire meglio? A non sentirci perseguitati dalla vita e dal destino?

Ad aspettare che le cose si chiariscano e, nel frattempo, a non perdere di vista l'obiettivo della nostra salute e del nostro benessere? Me lo auguro.



domenica 3 marzo 2013

Film: Il lato positivo

Sta per uscire in Italia il film "Il lato positivo", ennesima traduzione farlocca in italiano di "Silver lining playbook".
Il libro, lo trovate sotto etichetta "libri", era "Il lato argenteo delle nuvole". Candidato a svariati premi Oscar, ha visto vincere la protagonista, Jennifer Gardner, come miglior attrice protagonista.

Nel libro il protagonista soffre di una malattia mentale non meglio specificata, nel film questa malattia è diventata...indovinato, il Disturbo Bipolare!

Seguendo la trama del libro e del film, il nostro si è fatto 4 anni e mezzo di ricovero in una clinica...ora, che un D.B. dia adito a 4 anni e mezzo di ricovero mi sembra quanto meno improbabile. Probabilmente la scelta è stata dettata da un mix di fattori: il D.B. è molto noto in America, se ne parla molto, c'è un'alta percentuale di malati, e soprattutto, andiamo, è molto coreografico!

Quale altra malattia mentale non rende totalmente fuori da questa realtà ma dà un mix di caratteristiche che al cinema rendono molto bene?? ;-)

Interessante il trailer: "un tipo così non l'avete mai visto"... beh, non solo ho visto di peggio, ho pensato, ma tutto è relativo...se sei uno psichiatra e lavori in un repartino tipi così ne avrai visti davvero molti!

Ovviamente andrò a vederlo, sperando che sia un bel modo di portare luce e informazione sulla malattia. 
L'obiettivo è sempre quello: arrivare a demitizzare la malattia mentale. E' una malattia, non una vergogna, questo dovremmo ricordarci sempre, tentare di insegnarlo, tentare di far capire che anche se in passato abbiamo avuto una crisi psicotica, questo non significa che siamo totalmente folli.

Ne siamo ancora ben lontani, vero? L'etichettamento, la paura, i pregiudizi giocano ancora con armi fortissime.

Intanto, strada facendo, cerchiamo di fare del nostro meglio....