martedì 12 marzo 2013

Legge dell'ottava: come si applica allo scoramento

Oggi stavo navigando in internet per saperne un po' di più della "Legge dell'ottava" (detta anche legge del sette), una legge cosmica che spiega come mai il numero 7 compaia in così tanti elementi della vita, e spiega come le cose, gli atti, gli avvenimenti, procedano secondo vibrazioni non uniformi, ma che, al loro interno, hanno due cadute di tensione.

Questo detto estremamente in breve e in modo talmente semplicistico... va beh, me ne vergognerò un'altra volta.

In un blog (http://ginevrapressenda.blogspot.com) ho trovato questa spiegazione dello scoramento, secondo la quale ogni azione, ogni progetto funziona in questo modo:

DO: progetto iniziale, atto di volontà, direzione del pensiero;
RE: si passa all'azione sull'onda dell'entusiasmo;
MI: ci si rende conto delle difficoltà incontrate sul cammino che non si erano considerate;
FA: ci si sforza di superare la crisi con il pensiero razionale;
SOL: si riprende l'azione con un ulteriore sforzo e con concentrazione maggiore;
SI: si entra in crisi, scoramento, non si riesce a capire cos'altro possiamo fare per raggiungere obiettivi che ci appaiono ancora lontani;
DO: si riparte con una nuova spinta motivazionale, oppure si punta a un nuovo obiettivo.

Mi è venuto spontaneo pensare a come applicarla alla guarigione/stabilizzazione del DB.
La cosa potrebbe essere:

DO: dopo la prima crisi, il ricovero, etc, progettiamo di curarci, prendere i farmaci e seguire le cure;
RE: iniziamo la cura con entusiasmo e voglia di star bene;
MI: iniziamo ad ingrassare e ad avere effetti collaterali, ci sentiamo grigi, spenti, abbiamo voglia di rivivere il nostro enorme mondo emotivo o di smettere i farmaci;
FA: smettiamo i farmaci o continuiamo a curarci per il bene nostro e di qualcun altro ma non sappiamo bene il perchè;
SOL: continuiamo a curarci ma non ci sentiamo ancora bene, ci sentiamo spenti; se abbiamo smesso i farmaci ci sforziamo in ogni modo di star bene e non capiamo perché nonostante tutti i nostri sforzi non abbiamo successo;
SI: altra crisi: perché è successo a noi? perché dobbiamo curarci? 
DO: ripartiamo con le cure, magari provando altri farmaci o iniziando una psicoterapia.

Accade, vero?

Il guaio è che questi punti, queste cadute tra MI e FA e SI e DO, come tutte le altre fasi, non durano pochi minuti; possono durare giorni, mesi....e per noi sono mesi di dolore intenso. Per noi più che per altri.

Quindi non è facile. A cosa serve conoscere questa legge? Forse a sapere che la vita, la direzione da A a B, non è una linea retta, dove tutto andrà sempre bene, in modo lineare, ma una linea ondulata, con cadute di tono. Inevitabili sofferenze, inevitabili crisi.

Sapendolo, riusciremo a gestire meglio? A non sentirci perseguitati dalla vita e dal destino?

Ad aspettare che le cose si chiariscano e, nel frattempo, a non perdere di vista l'obiettivo della nostra salute e del nostro benessere? Me lo auguro.